Bilancio Sociale 2021

Liberitutti società in trasformazione, questo è il concetto su cui vorrei ragionare nell’accompagnare il bilancio di sostenibilità sociale di Liberitutti 2021.
Siamo innanzitutto un gruppo di persone unite dall’ambizione di realizzare un vero cambiamento sociale, che vivono costituzionalmente una condizione di transizione, divenuta quasi il core business della nostra cooperativa per il portato di riflessione teorica a cui si accompagna.

Può apparire una contraddizione in termini, ma il “cambiamento” è il concetto più coerente rispetto al percorso di Liberitutti, caratterizzato da una perenne tensione verso un’idea di economia sostenibile, ma anche da un continuo impegno a rispondere alle esigenze di trasformazione, come individui e come collettività. Il cambiamento in Liberitutti, dunque, non è un processo per cui si prevede un termine; la transizione non ha più un carattere temporaneo, ma va considerata come il nostro più distintivo prodotto di impatto.

Siamo capaci di creare impatto nei territori, nelle comunità, nei rapporti con gli investitori e con i portatori di interessi, proprio perché siamo aperti al cambiamento. È questa la vera offerta di valore della nostra identità imprenditoriale: creare economia delle’ e ‘con lecomunità.

Spesso ci troviamo ad implementare azioni e progetti che si rivelano significativi non tanto per il risultato che raggiungono, ma per come valorizzano “gli scostamenti” nelle dinamiche sociali che siamo in grado di generare con le nostre attività.
La sostenibilità sociale che perseguiamo è quella di prossimità, che si rivela nelle aree di adiacenza tra
i contesti in cui operiamo attraverso processi quasi alchimistici. La nostra tensione non è rivolta solo al raggiungimento dei grandi obiettivi di sostenibilità globale, ma piuttosto si preoccupa costantemente
di “spostare il boccino” nei confini del nostro agire, aumentando competenze e know how, accompagnando la comunità con sostegni di prossimità, in modo del tutto sperimentale, pur partendo da una solida base teorica.

I risultati sono per loro stessa premessa non definitivi, ma sempre aperti alla ricerca della contro prova fattuale per valutarne la bontà degli effetti. Il cambiamento che perseguiamo vuole favorire l’inclusione e la comprensione delle vulnerabilità, consapevoli che queste segnano la nostra società molto profondamente, generando cicatrici socio economiche la cui guarigione richiede tempi lunghi, ma le cui conseguenze possono essere rese meno invalidanti e incisive rispetto al futuro delle giovani generazioni di fasce di cittadinanza sempre più importanti.

Liberitutti non si pone l’obiettivo di essere rilevante per le sue dimensioni nel contesto economico in cui opera, ma cerca una proposizione di scaling del proprio operato nella convinzione di non essere irrilevante nel segno che le sue azioni sanno generare.

Per farlo, progettiamo modelli di sviluppo open source e mettiamo a disposizione il know how, consapevoli della nostra capacità di far progredire i progetti che proponiamo alle comunità in cui operiamo. In un linguaggio economicamente ultra contemporaneo, potremmo definirci una realtà pre seed, che genera il suo fatturato più nobile non solo nella progettazione di soluzioni di welfare, ma nella continua ricerca di attuabilità e scalabilità per esse.

Riflessione, cambiamento, transizione sono gli assi cartesiani su cui generiamo impatto, inteso come bene comune al servizio delle comunità, come benessere per i territori nel superamento delle vulnerabilità, come condizione per una società sostenibile perché scalabile nelle soluzioni per la totalità dei suoi componenti e secondo le capacità di ognuno. Restando più ancorati al quotidiano, pensiamo ai servizi di accoglienza e integrazione che provano a porre il beneficiario al centro della nostra attenzione.

Liberitutti vuole essere visionaria nella proposizione della sua sostenibilità e nella comunicazione di questa proposizione, perché oggi solo le visioni possono divenire buona governance, in grado di superare ostacoli imprevedibili quali pandemie e guerre che di recente hanno cambiato lo scenario in cui viviamo, riscrivendo il significato di parole quali povertà e disagio, ma anche delle aspettative di successo sociale della maggior parte dei membri della nostra comunità.

Siamo soggetti “nativi” dell’impatto sociale, perché impegnati da sempre in azioni pensate per facilitare un funzionamento “socialmente attivo” delle comunità territoriali, ma soprattutto perché riteniamo che l’impatto delle nostre azioni imprenditoriali sia da conseguire prima ancora del risultato. Una visione di impresa che ci rende protagonisti di un cambiamento calibrato parallelamente alle azioni che proponiamo, non a posteriori.
La mutualità di Liberitutti sta progressivamente considerando la trasformazione generata dal suo lavoro come il più prezioso contributo alla sostenibilità sociale ed economica delle comunità che incontra e alla costruzione dello scenario imprenditoriale in cui sceglie di collocarsi.

Daniele Caccherano