Social enterprise

La cooperativa Liberitutti, a partire dal 2003, sviluppa il ramo di attività definitivo “commercio sociale”, come strumento di promozione sociale, culturale ed economica dei territori, con obiettivi di inclusione ed integrazione sociale. E’ qui che nascono e si sviluppano il brand Au Petit Bonheur, e i negozi nel cuore del commercio torinese e il servizio di consulenza e sviluppo commerciale. 

Dai Social Store al Social Enterprise

La sostenibilità economica e la volontà imprenditoriale ha permesso al settore “commercio sociale” della cooperativa Liberitutti di esternalizzarsi per diventare un soggetto autonomo. Nel 2019 nasce Liberitutti Factory una nuova idea di impresa sociale, con l’obiettivo di proporre, promuovere e sviluppare competitività sul mercato ad alto valore sociale, nei settori dello sviluppo economico partecipato dai territori. Le attività nel settore del fashion e dei servizi professionali necessari all’organizzazione di imprese, sono al contempo core business e fonte di sostenibilità ma anche pretesto socio culturale ed economico per proporre politiche attive per il lavoro, politiche di sviluppo locale partecipato ed attività di promozione dei talenti e dei saperi locali.

Liberitutti Factory

Al fine di realizzare il progetto nel suo complesso Liberitutti Factory organizza il lavoro in un contratto di rete, con partnership profit e no profit, che con le loro attività garantiscono la gestione e l’ampliamento della rete di vendita, il supporto all’inserimento lavorativo e l’investimento dei fondi benefit in azioni di sviluppo territoriale e di comunità. 

Liberitutti Factory si propone di costruire partnership, basate su un modo corretto ed etico di fare impresa, attraverso cui “CRESCERE INSIEME” sia come consulenti che come imprenditori. 

L’obiettivo è di essere un’impresa sociale responsabile che porta valore aggiunto a chi ne fa parte ed alle comunità in cui opera, favorendo la crescita e la professionalizzazione del capitale umano che la compone e dei beneficiari dei propri progetti.

I servizi offerti vanno dall’ideazione prodotto e produzione linee moda, comprendendo consulenza a progetti produttivi di imprese sociali e cooperative sociali e l’accompagnamento commerciale alle imprese artigiane, grazie alla sinergia con il progetto Glocal Factory.

La commercializzazione dei prodotti avviene sul territorio di riferimento, grazie alla gestione di negozi di moda, oggi rappresentati da:

  • Au Petit Bonheur, Via Principe Amedeo 35 – Torino
  • Il Grifone Bimbo, Via San Massimo 8 – Torino
  • Il Grifone, Via Carlo Alberto 38 – Torino
  • One, Via Monte di Pietà 1 – Torino
  • Il Grifone, Via di Ripetta 26 – Roma
 

Il network permette alla Cooperativa Liberitutti lo sviluppo di progetti speciali incentrati su lo sviluppo locale come:

GLOCAL FACTORY

GLOCAL FACTORY è:

Offrendo una piattaforma completa di servizi  che spaziano da attività di consulenza alla creazione di impresa, da servizi creativi di stile, studio del brand sino alla prototipazione.

Appoggiandosi ad una rete di professionisti qualificati, come studi di grafica e comunicazione, agenzie dedicate all’accompagnamento di start up (Brainscapital), Glocal Factory offre una solida e competente gamma di servizi

uno spazio condiviso e attrezzato, un laboratorio in cui sperimentare e lasciarsi contaminare dalle idee, dove creare una community, il Cocrafting.

Un luogo moderno e funzionale, fornito di uffici, spazi di lavoro, utensileria ed armadietti riservati, dove potrai esporre i tuoi prodotti grazie alla presenza di vetrine fisiche e virtuali.

Garantendo l’accompagnamento imprenditoriale ad artigiani e giovani professionisti, grazie a formazione e tutorship in un’ottica di learning by doing.

Fucina di idee…uno spazio dove liberare la creatività e trovare ispirazione! 

Scopri tutti i corsi sul sito glocalfactory.it

Nella sezione dedicata del sito, è possibile esplorare le diverse soluzioni per usufruire del cocrafting.

Guarda tutte le soluzioni 

Dal saper fare…all’impresa. Glocal Factory è un progetto di Liberitutti dedicato alla valorizzazione dei saperi artigiani e delle conoscenze professionali; si struttura come un luogo dove valorizzare i talenti professionali, implementare capacità imprenditoriali, ottimizzare le risorse condividendo spazi, reti e competenze.

La sfida che affronta il progetto è, quindi, il fornire strumenti e supporto organizzativo necessari a un nuovo ingresso sul mercato, sia in termini di potenziamento di un prodotto artigianale e di posizionamento in reti commerciali inesplorate, sia per giovani professionisti che devono costruirsi esperienza e rete.

Glocal Factory è un luogo di sperimentazione e innovazione sociale, in cui si accompagnano progetti speciali come:

Un progetto di sartoria sociale nato dall’idea di un artista, Francesco Liberti, e alcuni operatori sociali della Cooperativa Liberitutti impegnati in progetti di accoglienza per donne richiedenti asilo e rifugiate.

Le ragazze coinvolte nel progetto possono sperimentarsi in un luogo protetto e creativo come sarte, modelliste, truccatrici e fotografe. La voglia di sperimentare la produzione artistica come strumento per il racconto di sè, sviluppare competenze spendibili nel mondo del lavoro e la volontà di rendere le donne protagoniste del proprio percorso hanno fatto sì che in poco tempo il progetto “Nidò” prendesse vita: collezioni di abiti, creazioni sostenibili nate da materiali di scarto, progetti fotografici, sfilate ed eventi hanno arricchito il panorama del mondo sartoriale torinese e canavese.

Come raccontano le creatrici del progetto: “Nidò trova la sua origine nella parola inglese “Needle” (ago) e che pronunciata in pidgin english suona come “nidò”: il nido è un posto amorevole, sicuro e protetto.”