Episodio 2 | Dialoghi sull’impresa sociale

Doccia fredda

un racconto di uno dei nuovi centri culturali - i Bagni pubblici di via Agliè

Per questo episodio dei “Dialoghi sull’impresa sociale” vorremmo stimolare la riflessione sulla forma che possano avere i nuovi centri culturali e quale sia il loro rapporto con il territorio, per farlo proponiamo il racconto Doccia Fredda di Giulia Gregnanin dedicato ai Bagni Pubblici di via Agliè e contenuto nel libro Bagliore. Una pubblicazione  frutto di un progetto di cheFare, in collaborazione con il Saggiatore, che ha portato alla realizzazione programma di residenze artistiche per scrittrici e scrittori under 35 in 6 nuovi centri culturali in Italia: un percorso di 5 mesi per scrivere un libro-inchiesta sui nuovi centri culturali. 

L’iniziativa ha avuto il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito del programma «Per Chi Crea».

Il testo scritto da Giulia Gregnanin si inserisce perfettamente in un racconto corale che ha l’obbiettivo di identificare i luoghi che CheFare definisce i nuovi centri culturali, spazi popolati da comunità, reti e organizzazioni culturali nate in risposta alla crisi economica del 2008. I nuovi centri culturali sono makerspace, biblioteche sperimentali, spazi rigenerati, community hub, residenze d’artista e Fablab, sono spazi funzionali ma allo stesso tempo luoghi che fanno molto di più di ciò che li definisce

Quello che emerge dalla lettura è come le comunità, le reti e le organizzazioni di questo tipo siano l’avanguardia di un nuovo modo di fare innovazione culturale sul territorio. 

Doccia fredda | di Giulia Gregnanin
Bagni Pubblici di via Agliè a Torino 

Le vicende narrate sono vere. Tutti i nomi sono di fantasia, fuorché il mio. 

Il sabato pomeriggio, tutte le settimane, Omar va ai Bagni Pubblici per farsi una doccia. Ripone con cura il cambio e l’asciugamano fresco di bucato assieme a un panetto di sapone nero nel borsone scucito e si incammina verso via Agliè. Il tragitto che intraprende è un percorso stabilito, istituito e poi aggiusta‐ to negli anni che, snodandosi tra i bassi caseggiati che costituiscono il cuore di Barriera di Milano, nella periferia nord di Torino, gli consente di giungere alla casa di quartiere in meno di dieci minuti.

Il singolare nome Barriera di Milano, spesso vittima di quo- tidiani malintesi – il più classico dei quali: «pensavo fosse a Milano» –, deriva dall’antica cinta daziaria costruita nel 1852 da de Margherita, sindaco della città di Torino, allora capi- tale del Regno di Sardegna. I transiti di persone e merci potevano avvenire solamente tramite […]

Giulia Gregnanin (1990) è scrittrice e curatrice artistica. È co‐fondatrice e curatrice de Il Colorificio di Milano ed è parte del board curatoriale della Biennale Mediterranea 2019 di San Marino. È stata redattrice per Flash Art e scrive per diverse riviste d’arte. Ha partecipato con un contributo al collettaneo Let Us Say This Again, Opaquely (postmedia books, 2016).